Mi colpiscono immagini e notizie che arrivano da Palmira, dove i vandali dell’Isis distruggono millenni di storia senza sorridere e tagliano teste come se fossero alberi. Assurdo, e molto preoccupante, e da qualcuno sottovalutato o razionalizzato in una tazza di the, invece che sul piano della politica internazionale.
Mi colpisce da Trezzano sul Naviglio, in Lombardia, il caso di Touil, il ragazzo marocchino arrestato come reo dell’eccidio del museo del bardo a Tunisi. Solo che era in italia quel giorno. E intanto i parenti dei massacrati dicono “dateci quel marocchino, ci pensiamo noi”. Un assurdo al quadrato, che dimostra la superficialità con cui si tratta una vicenda atroce. Prima di indicare il colpevole, prudenza, perché qualcuno è pronto a innescare una giustizia fai da te.
E poi mi colpisce da Roma, dal suo Ministero dell’Economia, il titolare Padoan che sostiene che “la Corte Costituzionale prima di emettere una sentenza sulle pensioni doveva farsi i conti su quanto sarebbe costata”. Ci manca solo che invece che sentenze la giustizia italiana, già così slabbrata, passi ai conteggi. Anche questo è un assurdo, ma da incubo, in un mondo alla rovescia.
o.b.
